Governo senza accordo sulla prescrizione, Conte prova a prendere in mano le redini della situazione strigliando le principali forze di maggioranza.
Prescrizione, scende in campo Giuseppe Conte. Il Presidente del Consiglio prova a traghettare la maggioranza fuori dalla crisi alimentata soprattutto da Italia Viva, che in maniera decisamente esplicita ha mandato un monito a Bonafede, invitato a fermarsi per evitare di andare in minoranza in Aula.
Prescrizione, Conte scende in campo e striglia le forze di maggioranza
Il premier ha deciso di prendere in mano le redini della situazione e ha iniziato a bacchettare tutte le forze di maggioranza. Nel mirino di Conte c’è ovviamente Matteo Renzi, che continua a minacciare la stabilità dell’esecutivo a suon di ultimatum e dichiarazioni degne di un leader dell’opposizione. Ma la strigliata tocca anche al Movimento 5 Stelle, che anche sul caso della prescrizione conferma la sua scarsa propensione al dialogo con gli alleati di governo. Chiude il cerchio il Partito democratico che invece continua a fare pressioni sull’agenda di governo per il 2021.

Conte è certo, in occasione del prossimo vertice di governo si arriverà a un accordo
Da Londra, dove ha incontrato Johnson e Mittal, Conte ha parlato anche della prescrizione facendo sapere di essere certo che in occasione del prossimo vertice di governo la maggioranza riuscirà a raggiungere un accordo soddisfacente per tutte le parti. Ad oggi, in base alle informazioni a disposizione, quella del premier sembra una visione sin troppo ottimistica, ma nella politica come nella vita mai dire mai.

La proposta della Lega
Intanto nella battaglia sulla prescrizione è scesa in campo anche la Lega, che ha presentato una proposta di legge molto simile a quella di Costa che mira a cancellare la riforma Bonafede. La trappola è scattata. Salvini ha lanciato l’amo nella speranza che qualcuno possa fare il passo falso di votare con i leghisti scatenando un nuovo scontro nella maggioranza.